Le piante, dice Nonna Jana, conservano in sé il ricordo dello scorrere del tempo e alcune, come il cisto marino o il lentisco, hanno memoria di fuoco. Vivono nel mediterraneo, in terre assolate e spesso arse, per tale sanno che sono particolarmente soggette agli incendi ma avendo proprietà speciali non possono permettersi di ardere e svanire così facilmente dal loro territorio, non sono nate per essere fragili, così la Grande Madre ha dato loro un modo per difendersi e risorgere dalle loro ceneri. Quando passa un incendio devastatore loro bruciano talmente in fretta da non dar modo al fuoco di restare troppo allungo e così riescono a preservare le loro radici, rinascendo a nuova vita.
La loro memoria di fuoco è impressa nel DNA ed è grazi ad essa che, per la legge dei simili di cui Nonna Jana spesso mi parla, queste piante riescono a curare ferite profonde sia della pelle che dell'anima. Il cisto è un cicatrizzante naturale, il lentisco ha molteplici proprietà benefiche per la pelle utili a curare eritemi, scottature, psoriasi. Ecco la loro forza, il fuoco per il fuoco.
Insieme, queste due piante, formano un connubio perfetto.
Durante il mio corso di erboristeria popolare di quest'anno ho avuto modo di utilizzare queste erbe eccezionali creando una serie di oleoliti e nel creare questi preparati posso dire di aver imparato a osservare, vedere e sentire da vicino l'energia di queste piante, un'energia antica, possente, fiera, proprio come le terre che le ospitano.
Sminuzzando in piccolissimi pezzetti le foglie, i rami e le bacche ho sentito il loro profumo di macchia mediterranea, ho ascoltato il loro messaggio che parlava di quanto sia importante risanare le ferite profonde del passato perché solo così potremo fare pace con la nostra anima e avanzare più forti di prima. Ma Nonna Jana ci ricorda anche che le cicatrici, quelle, non sempre guariscono perché sono li per ricordarci chi siamo, la nostra forza, cosa siamo stati in grado di superare. E come il cisto e il lentisco anche noi possiamo risorgere dalle nostre ceneri, più forti di prima.
Jana Sylviè
La loro memoria di fuoco è impressa nel DNA ed è grazi ad essa che, per la legge dei simili di cui Nonna Jana spesso mi parla, queste piante riescono a curare ferite profonde sia della pelle che dell'anima. Il cisto è un cicatrizzante naturale, il lentisco ha molteplici proprietà benefiche per la pelle utili a curare eritemi, scottature, psoriasi. Ecco la loro forza, il fuoco per il fuoco.
Insieme, queste due piante, formano un connubio perfetto.
Durante il mio corso di erboristeria popolare di quest'anno ho avuto modo di utilizzare queste erbe eccezionali creando una serie di oleoliti e nel creare questi preparati posso dire di aver imparato a osservare, vedere e sentire da vicino l'energia di queste piante, un'energia antica, possente, fiera, proprio come le terre che le ospitano.
Sminuzzando in piccolissimi pezzetti le foglie, i rami e le bacche ho sentito il loro profumo di macchia mediterranea, ho ascoltato il loro messaggio che parlava di quanto sia importante risanare le ferite profonde del passato perché solo così potremo fare pace con la nostra anima e avanzare più forti di prima. Ma Nonna Jana ci ricorda anche che le cicatrici, quelle, non sempre guariscono perché sono li per ricordarci chi siamo, la nostra forza, cosa siamo stati in grado di superare. E come il cisto e il lentisco anche noi possiamo risorgere dalle nostre ceneri, più forti di prima.
Jana Sylviè
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| CISTO MARINO foto dal web |
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| LENTISCO foto dal web |
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